Rispettiamo le norme tecniche
Sembrerà banale ma vi garantiamo che non lo è affatto. A differenza di altre realtà portiamo avanti le misure del microclima nei luoghi di lavoro rispettando quanto previsto dalle norme tecniche.
Si parla spesso di valutazione del rischio microclima ed, ancora più spesso, ci capita di sentirne parlare a sproposito.
Inquadriamo brevemente la questione in modo da chiarire bene di cosa stiamo parlando. Tutti noi sappiamo che l’esposizione al caldo e al freddo può essere un fattore di discomfort. Questo, in alcune situazioni, può diventare un vero e proprio rischio per la salute.
Riteniamo che inquadrare nel modo giusto il problema sia importante perché il microclima, a differenza del rumore o delle vibrazioni non ha un proprio capo nel titolo VIII del D.Lgs 81/08. Dunque a questo fattore di rischio si applicheranno le indicazioni di carattere generale indicate nel capo I di questo titolo del D.Lgs 81/08.
La cosa importante da chiarire è cosa si intende per “microclima”. Possiamo dire con questo termine intendiamo l’insieme dei parametri climatici dell’ambiente in cui una persona si trova a lavorare.
Chiaramente l’influenza di questa persona con l’ambiente che lo circonda può generare vari tipi di effetti. Possono esserci delle condizioni di comfort termico o discomfort, dunque parliamo di effetti di tipo prettamente percettivo.
Possono però venirsi a creare anche situazioni che hanno un impatto maggiore. Fino al punto da influenzare l’aspetto prestazionale e, talvolta, addirittura le funzioni vitali della persona stessa.
Il corpo umano si troverà sempre ad operare in un ambiente termico che lo influenza. Questo sarà dato dall’insieme di vari parametri.
Tra questi la temperatura dell’ aria e l’ umidità relativa. Non solo, potranno infatti essere presenti anche correnti d’ aria tali da risultare un problema.
Tutte queste situazioni di stress termico in ambiente di lavoro devono essere evitate il più possibile. Da qui la necessità di effettuare una valutazione del microclima per valutare le condizioni di benessere termico dei lavoratori.
Come già anticipato in questo caso non sono fissati dei valori limite dal testo unico sicurezza. Questo vuol dire che, a maggior ragione, sarà necessario fare riferimento alle norme tecniche di settore ed alle eventuali linee guida.
Le norme che trattano il rischio microclima fanno una prima grande differenza tra ambienti moderati ed ambienti “severi”. Questi ultimi possono essere ambienti severi caldi o ambienti severi freddi.
Per ambienti “moderati” bisogna intendere tutte quelle situazioni in cui le interazioni termiche tra il lavoratore e l’ambiente stesso tendono in modo naturale a garantire l’equilibrio. Dunque il comfort termico.
Al contrario, per ambienti “severi”, invece, intendiamo tutti quegli ambienti in cui le condizioni ambientali non consentono il raggiungimento di condizioni di equilibrio. In tali situazioni vi sarà dunque inevitabilmente un abbassamento o innalzamento della temperatura. Ciò nonostante la presenza ed il regolare funzionamento del sistema di termoregolazione corporeo.
Le principali norme di cui stiamo parlando sono la UNI 7730 per gli ambienti moderati. La UNI 7243 per gli ambienti caldi e la UNI 11079 per gli ambienti freddi.
E’ molto importante valutare preliminarmente l’ambiente in cui si svolgerà l’analisi perché, di conseguenza, varierà completamente il tipo di lavoro svolto.
Infatti ciascuna delle tre norme in questione definisce degli indici rappresentativi dello scenario espositivo. Conseguentemente possiamo dire che il livello di rischio da esposizione a microclima passerà attraverso la valutazione ed il confronto di questi indici con i valori che la norma fissa quali riferimenti.
A differenza di soluzioni a basso costo possiamo contare su una stazione microclimatica “totale”.
Possiamo infatti portare avanti valutazioni di microclima sia in ambienti moderati che severi. Questo grazie alle sonde a nostra disposizione che ci consentono di operare in tutte le varie situazioni.
Non solo, possiamo effettuare anche analisi di discomfort locale per valutare le condizioni microclimatiche di una specifica postazione di lavoro. Questo vuol dire che se a valle della campagna di misure vi fossero delle criticità possiamo intervenire in modo puntuale e con precisione.
Così facendo l’azienda potrà evitare di dover procedere “per tentativi” cercando di migliorare la situazione. Saprà esattamente cosa e come fare. Ciò comporta un evidente risparmio di tempo e costi.
Ad integrazione delle attività precedenti è inoltre possibile portare avanti l’analisi di determinate grandezze fisiche sia di carattere microclimatico che di altra natura.
Questo si rileva utile per valutare i parametri su cui è necessario intervenire e l’efficacia delle eventuali misure correttive poste in essere.
Analizziamo di seguito dunque cosa ci rende differenti e più utili rispetto agli altri
Sembrerà banale ma vi garantiamo che non lo è affatto. A differenza di altre realtà portiamo avanti le misure del microclima nei luoghi di lavoro rispettando quanto previsto dalle norme tecniche.
Ti forniamo indicazioni chiare per guidarti nella valutazione dei risultati suggerendoti eventuali azioni di miglioramento da adottare.
Possiamo valutare il discomfort della singola postazione andando a gestire e risolvere il problema locale.
Ti diamo informazioni dettagliate per la risoluzione mirata di eventuali criticità dal punto di vista micocliamtico.