La valutazione del rischio fulminazione e le norme tecniche
Per portare avanti la valutazione è possibile, ancora una volta, fare riferimento alle norme tecniche. Nello specifico, per il rischio fulminazione è possibile riferirsi alle norme tecniche della serie 62305.
In particolare la norma CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2) entrata in vigore dal 1 marzo 2013 fornisce proprio una metodologia tecnica da seguire per procedere nella valutazione del rischio fulminazione.
Sostanzialmente la norma in questione introduce il concetto di “rischio tollerabile (RT)” in relazione al rischio da fulminazione. Questo viene definito come il massimo valore di rischio stimato che può essere tollerato per la struttura in esame.
Le novità normative
Tuttavia anche le norme tecniche vengono periodicamente migliorate ed aggiornate. Questo vale anche per le norme tecniche legate alla valutazione del rischio fulminazione.
Nello specifico, l’ultima novità in materia si è avuta nel 2020. Infatti di recente il CEI ha inaugurato il servizio ProDis con l’obiettivo di fornire il valore “Ng“.
Si tratta di un parametro necessario per procedere con la valutazione. Questo dopo che la Guida CEI 81-3 che forniva il valore “Ng” venne abrogata dal 30 giugno 2014.
Ci sarà dunque una procedura rigorosa da seguire per portare a termine in modo completo ed adeguato la valutazione del rischio da fulminazione.
L’aggiornamento periodico
Il risultato dell’aggiornamento normativo è che sarà necessario un aggiornamento di questa valutazione almeno ogni cinque anni.
Questo controllo è necessario per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro affinché possano essere sempre soddisfatte le necessarie misure di sicurezza.
Come per tutti i fattori di rischio specifico, se lo vorrai, possiamo tenere traccia per tuo conto di tutte le scadenze periodiche. In questo modo potrai concentrati sul tuo lavoro con la serenità che meriti.