sorveglianza sanitaria

Sorveglianza sanitaria ai tempi del coronavirus

La sorveglianza sanitaria in questo periodo è da portare avanti? Cosa prevede il protocollo per la sicurezza nelle aziende? E le associazioni di categoria?

In un momento storico in cui il Governo e le Regioni varano misure di controllo stringenti. Appare chiaro quale sia il ruolo dei medici competenti rispetto ai bisogni che le aziende pongono.

Soprattutto nelle Regioni interessate dai contagi le Aziende hanno chiesto ai Medici Competenti strumenti per l’informazione e consigli su cosa fare nelle ore subito successive.

A questo punto si ritiene superato il momento della sola informazione e giunto il momento in cui bisogna dare disposizioni per la gestione di problemi connessi al contenimento dell’infezione. Per questo molti Medici Competenti, in controtendenza rispetto a quanto indicato nel protocollo dello scorso 14 marzo, hanno deciso di sospendere l’attività di Sorveglianza Sanitaria periodica dei lavoratori.

Il ruolo del medico competente e la sorveglianza sanitaria

Guardando al rapporto di lavoro relativo alla attività del medico competente, come sappiamo. Tutto parte, nei casi previsti dalla normativa, dalla nomina del medico competente.

Questo deve adempiere ai compiti previsti dalla normativa vigente (art. 25 del D.Lgs 81/08). Anzitutto infatti l’attività deve essere svolta nel rispetto della normativa vigente.

Il medico collabora alla valutazione dei rischi per garantire la sicurezza dei lavoratori. Offre supporto anche nella valutazione dei rischi specifici di sua competenza.

Redige il protocollo sanitario ed in base a questo porterà avanti l’attività di sorveglianza sanitaria. Svolgerà la visita medica periodica. Procederà quindi con il rilascio dei relativi giudizi di idoneità per garantire lo stato di salute e sicurezza dei lavoratori.

Consegnerà inoltre al lavoratore, alla cessazione del rapporto di lavoro, copia della cartella sanitaria e di rischio. Tutto questo al fine di garantire la salute dei lavoratori in ambiente di lavoro.

La sorveglianza sanitaria e l’emergenza in corso

Nella situazione attuale la visita medica costituisce una delle situazioni più a rischio per il contagio. Questo non solo per il Medico Competente. Bensì anche perché il Medico stesso può diventare a propria volta fonte non prevedibile di contagio.

Cosa questa, purtroppo, recentemente verificata in varie circostanze per il personale sanitario in genere.

Uno “stop” può permettere ai Medici Competenti di privilegiare la consulenza alle aziende che devono affrontare quesiti e situazioni dubbie.

In questa situazione iI Medico Competente rappresenta il principale consulente del datore di lavoro per l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione. In particolare per declinare correttamente le indicazioni di carattere generale.

Rispetto della distanza. Nonché igiene delle mani. Ancora, pulizia delle superfici e lavoro a distanza.

Uso corretto dei DPI, accesso alle mense e agli spogliatoi per evitare affollamento, ecc. Il tutto secondo le specifiche dell’attività produttiva.

E’ anche vero che la sorveglianza sanitaria in senso stretto è rappresentata da visite mediche che non hanno quasi mai carattere di urgenza perché legate a scadenze di legge annuali o pluriennali.

Nel contempo l’attività si svolge a volte al di fuori di uno studio o ambulatorio medico. Di solito presso il luogo di lavoro. Ad esempio, in un camper attrezzato, ecc.

In condizioni, quindi, in cui vi può essere una oggettiva difficoltà a garantire idonee misure per prevenire la diffusione del contagio.

Il protocollo e la sorveglianza sanitaria

Il punto 12 del protocollo prevede che “La sorveglianza sanitaria deve proseguire rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute (c.d. decalogo).

A riguardo appare abbastanza chiaro che la visita medica in generale. Quindi anche le varie tipologie di visita previste dall’articolo 41 del Decreto legislativo 81/08, costituisce una delle situazioni più a rischio per il contagio.

Ciò non solo per il Medico Competente, ma anche perché il medico può diventare a propria volta una fonte non prevedibile di contagio.

Non a caso, il mondo della sanità sta procedendo nel senso della sospensione di tutte le attività con visite rinviabili stante l’impossibilità a mantenere durante l’esame obiettivo la distanza di sicurezza di almeno un metro.

A seguito delle esigenze e richieste aziendali, la maggior parte dei Medici Competenti è ormai organizzata per effettuare le visite mediche per la sorveglianza sanitaria direttamente in azienda.

Nella grande maggioranza delle imprese può capitare che i locali in cui si svolge la Sorveglianza Sanitaria non sono dedicati e quindi idonei a questa attività (punto 3 del Protocollo – Modalità di accesso dei fornitori esterni).

Altre criticità

Sia per ragioni legate allo svolgimento della visita. Nonché per l’impossibilità di distanza minima. La visita non può avere luogo senza gli idonei dispositivi di protezione personale (mascherine obbligatorie per l’attività di sorveglianza sanitaria e guanti).

Questo per la protezione del medico competente dal coronavirus. Nonché, soprattutto, per quella dei lavoratori, a quanto pare non considerata dal protocollo.

Però, in base al protocollo, non è dato sapere chi provvederà a fornire ai medici competenti i dispositivi, considerata anche l’attuale difficoltà di reperimento sul mercato.

Allo stesso modo nel protocollo non viene detto nulla:

  • Sulla responsabilità della sanificazione delle superfici e degli ambienti ove viene svolta la sorveglianza sanitaria.
  • Sulle procedure da seguire anti affollamento.

Sicuramente questa mancanza può generare delle criticità. In particolare, ci si chiede come valutare il fatto di non aver previsto in modo esplicito nulla riguardo una eventuale sospensione dello svolgimento di alcuni tipi di esami.

Ad esempio quelli che coinvolgono l’apparato respiratorio come la spirometria. Questo potrebbe sottendere la mancanza di basi scientifiche del documento in esame.

Conclusioni

Per oggi concludiamo l’analisi di questo punto del protocollo per il contenimento della diffusione da Covid-19 che apre non poche criticità. Come sempre, vi invitiamo a registrarvi alla nostra newsletter sicurezza sul lavoro per restare sempre aggiornati!