Infortunio sul lavoro, quali conseguenze?
Spesso ci capita di essere chiamati dalle aziende in cui si è verificato un infortunio sul lavoro. E’ proprio in queste circostanze che riceviamo una serie di domande. Le vediamo quindi insieme così da chiarire alcuni dubbi.
Cos’è un infortunio sul lavoro?
E’ considerato infortunio sul lavoro una qualunque lesione generata, in occasione di lavoro, da causa violenta che cagiona la morte della persona oppure ne inficia, anche solo parzialmente, la capacità lavorativa.
Gli aspetti rilevanti sono dunque tre. Ovviamente il fatto che ci sia una lesione e che questa intervenga in un breve intervallo di tempo. Oltre a questo, l’altro elemento fondamentale che deve esserci è la cosiddetta “occasione di lavoro”.
Quest’ultimo concetto vuole che vi sia una diretta relazione tra il lavoro svolto e l’infortunio che si verifica.
Se dall’infortunio deriva una assenza dal lavoro maggiore ai tre giorni c’è l’obbligo della denuncia. Infatti, solo gli infortuni che comportano un’assenza dal lavoro di almeno quattro giorni sono indennizzati dall’INAIL.
Ad ogni modo, per tenere traccia di ogni incidente avvenuto, l’obbligo di informazione ai fini statistico-informativi scatta quando l’assenza dal posto di lavoro supera un giorno.
E’ evidente dunque che un infortunio sul lavoro non ha nulla a che fare con le cosiddette “malattie professionali”. I primi infatti devono risultano avvenuti per causa violenta in occasione nelle seconde invece manca la “causa violenta”.
Cosa fare quando si verifica un infortunio?
E’ bene che il lavoratore comunichi subito l’incidente, con relativo certificato medico fornito dal pronto soccorso, al datore di lavoro. Tale certificato deve essere allegato dall’azienda alla denuncia di infortunio che deve avvenire entro due giorni da quando lo riceve.
Se l’infortunio è mortale la comunicazione va fatta entro un giorno. Tutto questo vale chiaramente anche in caso di infortunio in itinere che, dal punto di vista “burocratico” viene gestito in modo analogo. Resta inteso chiaramente che il sabato viene considerato in questo conteggio.
Cosa succede in caso di infortunio sul lavoro
Evidentemente per un incidente avvenuto per causa violenta sul lavoro da cui derivi una inabilità assoluta temporanea del lavoratore molto probabilmente bisognerà mettere in conto, almeno, delle richieste informative da parte dell’organo di vigilanza.
Nei casi più gravi invece partirà certamente una attività di indagine con sopralluoghi in azienda, richieste documentali e raccolta di informazioni per tramite dei lavoratori.
Tale attività si concluderà con uno o più verbali di prescrizioni e confluirà in un fascicolo a disposizione del Pubblico Ministero. Se vi saranno elementi di colpevolezza si procederà con una richiesta di rinvio a giudizio.
Questo vuol dire che, nel caso in cui l’iter giudiziario andasse avanti, si arriverà ad un vero e proprio processo. Inutile aggiungere altro; vi rendete perfettamente conto del fatto che questo comporta tutta una serie di “disagi” che vi accompagneranno per un lungo periodo di tempo con conseguente stress ed uscite economiche.
Quali sono i diritti dei lavoratori
Quando in una azienda si verifica un infortunio da cui derivi la morte o la inabilità permanente evidentemente interverrà in prima battuta l’INAIL quale ente assicurativo.
Il lavoratore avrà diritto oltreché alla conservazione del posto di lavoro anche ad un indennizzo. Questo sarà erogato dall’INAL e la sua entità viene calcolata con riferimento alla retribuzione media giornaliera. Questo coprirà tutta la durata dell’infortunio tranne i primi tre giorni, chiamati “periodo di carenza”, che sono a carico del datore di lavoro.
Pertanto resta a carico del datore di lavoro la piena retribuzione della giornata in cui si è verificato l’infortunio e quella relativa al “periodo di carenza”.
Conclusioni
Il nostro suggerimento è chiaramente quello di fare tutto il possibile per evitare che si verifichi un infortunio in azienda o una malattia professionale. Inutile dire che il lavoro deve essere sicuro anzitutto per i lavoratori ma anche perché, così facendo, è anche l’azienda che si tutela.
Spendere per la sicurezza sul lavoro vuol dire “investire” tutelando la propria azienda ed anche migliorandone la produttività. Ti trovi in questa situazione ed hai bisogno di un supporto? Contattaci!