Salute e sicurezza sul lavoro … sempre più difficile
Proseguiamo la nostra discussione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Andiamo insieme a vedere quali sono le misure che possono aiutare l’azienda e fare la differenza.
A più riprese anche il ministero del lavoro e delle politiche sociali ha sottolineato l’importanza della sicurezza. Vediamo dunque un altro tassello molto importante in materia. Stiamo parlando del medico competente e della centralità del suo ruolo nello “scacchiere” della sicurezza.
Salute e sicurezza sul lavoro
In materia di sicurezza e salute dei lavoratori un ruolo che può fare la differenza è di certo quello del medico competente. E’ incredibile pensare all’impatto che possa avere in azienda un medico competente. Tante volte, come spesso accade, si gestisce questo aspetto come un “fastidio”.
Cioè si tratta di un obbligo cui ottemperare per cui meglio trovare “il primo che passa” e dargli l’incarico a patto però che non crei problemi e morta lì. Il pensiero di qualche imprenditore “illuminato” potrebbe anche essere questo. Per fortuna però si tratta solo di una sparuta minoranza.
In realtà questa figura più davvero cambiare le sorti della sicurezza dei lavoratori. Certo, il testo unico sulla sicurezza sul lavoro ne prevede la nomina in tutta una serie di situazioni ben precise.
Dal momento però che bisogna procedere comunque in tal senso perché non approfittarne e provare a fare le cose come si deve? infatti provare a sfruttare a nostro vantaggio quanto disposto da un decreto legislativo può rivelarsi una vera e propria miniera d’oro!
Il medico competente
Venendo dunque alla figura del medico competente in relazione alla salute e sicurezza sul lavoro di certo il suo aiuto nella valutazione dei rischi sarà prezioso. Soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria da Sars CoV-2. Anche recentemente, nel marzo 2021, sono state fornite ulteriori circolari in merito alle procedure da seguire nel campo della sorveglianza sanitaria.
Il suo aiuto ed il fatto di coinvolgerlo in modo costante aiuterà l’azienda anche dal punto di vista gestionale. Insomma questa è una di quelle figure che può davvero aiutare a costruire una sana “cultura della sicurezza”.
Grazie a lui si potranno gestire le malattie professionali e prevenire gli infortuni sul lavoro. La salute e la sicurezza saranno viste in modo più completo e organico. I datori di lavoro quindi dovrebbero fare sempre più affidamento su questo professionista per garantire la salubrità degli ambienti di lavoro e di ogni posto di lavoro.
L’occhio del medico più aiutare inoltre a trovare nuove misure di prevenzione da adottare nei luoghi di lavoro. Questa figura può essere fondamentale anche nella scelta dei dispositivi di protezione individuali. Nonché nello stabilire eventuali prescrizioni per il loro utilizzo.
Infatti troppo spesso in tema di salute e sicurezza sul lavoro si fa ricorso a dispositivi di protezione scomodi o comunque non adatti. Questo vuol dire che il lavoratore tenderà in modo naturale e non indossarli con tutte le conseguenze del caso.
Sarà dunque compito di tutti, medico incluso, spiegare e diffondere gli ideali aziendali in tema di sicurezza. Ciò per garantire che tutti, anche i lavoratori, si sentano parte di un sistema.
L’approccio gestionale alla salute e sicurezza sul lavoro
Dunque in materia di sicurezza questa figura può effettivamente innalzare la dimensione gestionale della sicurezza e proiettare la sicurezza sul lavoro su nuovi e più alti livelli.
Infatti, tornando al concetto di “sistema” indicato in precedenza è fondamentale far capire che ogni singolo elemento che ne è parte è importante quanto il “tutto”. Dunque i lavoratori, come i datori di lavoro ed i dirigenti sono tutti sulla stessa barca e devono remare nella stessa direzione.
Così come i risultati lavorativi ottenuti vanno condivisi vale il discorso analogo anche in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Dunque il raggiungimento di un obiettivo dipende da tutti.
Ecco, il medico competente, in tutto questo gioca il ruolo di supporter esterno. Forte della sua competenza potrà “guidare” gli attori in campo indicandogli la strada da seguire. Suggerendo di volta in volta le misure più performanti e quali insidie invece evitare.
Non bisogna dunque più pensare al medico competente come quel professionista che: “viene in azienda per fare le visite mediche ai lavoratori”. Si tratta insomma di cambiare completamente il punto di vista.
Così come ogni azienda è brava in quello che fà e ci mette passione. Infatti quando si parla con le persone, a tutti i livelli, questa competenza e questa passione vengono fuori. Questo però oggi non basta più.
Ad ogni azienda si chiede di avere al proprio interno delle risorse valide e competenti in materia di sicurezza. Non è infatti più possibile continuare a nascondere la polvere sotto il tappeto o barcamenarsi a destra e sinistra per “vedere la luce”.
Questo approccio non paga ed, anzi, alla lunga presenta un conto salatissimo. Talvolta talmente salato da mettere a rischio l’azienda dalle fondamenta.
Conclusioni
Vorremmo però concludere sottolineando che la salute e la sicurezza sul lavoro sono importanti a prescindere dai controlli e dalle sanzioni. Cioè l’idea non è quella di “fare sicurezza” perché altrimenti c’è la sanzione. Ridurre infatti tutto a questo è semplicistico nonché inutile.
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