Formazione sicurezza sul lavoro

La formazione sulla sicurezza è una perdita di tempo?

Troppo spesso ci capita di vedere situazioni sbagliate in tema di formazione sulla sicurezza sul lavoro. Cerchiamo di vedere insieme quali sono gli approcci classici alla formazione sulla sicurezza. Nonché quali sono le insidie.

L’approccio alla formazione sulla sicurezza

Di solito la formazione sulla sicurezza viene gestita nel modo sbagliato nella maggior parte delle aziende. Questa infatti viene vista come una inutile perdita di tempo e spesso viene, nella migliore delle ipotesi, trascurata.

Gli approcci che di solito sono seguito possono essere diversi. Ci sono aziende che la portano avanti perché comunque è un obbligo di legge. Questo vuol dire che il lavoratore viene “catapultato” in aula e costretto a seguire un “sermone” fin quasi allo sfinimento.

Altre invece, più semplicemente, non la fanno. Tutto questo fino al momento in in cui non vi è una “rogna” dovuta ad un controllo. Oppure, peggio ancora, un infortunio. In tal caso si cerca goffamente di correre ai ripari.

Questo tipo di condotta chiaramente è quello di solito seguito dalle “aziende” miopi che non si rendono conto del vero ruolo che assume la formazione dei Lavoratori in azienda.

La regola generale

Se il buon senso non ci aiuta a comprendere quanto sia importante fornire una adeguata formazione degli addetti antincendio e primo soccorso. Nonché per i lavoratori, dirigenti ed i preposti.

Non dobbiamo dimenticare che esiste un riferimento nel “coso 81/08” all’art. 15 che si intitola “misure generali di tutela”. Orbene, senza voler ricoprire il ruolo di “professori” una domanda, a questo punto, sorge spontanea.

Se mi vengono indicate delle “misure generali di tutela” vorrà dire che tutto quello che è indicato in questo articolo è ritenuto una valida misura di sicurezza. Dal momento poi che si tratta di cose “generali” vorrà dire anche che queste indicazioni sono valide in tutte le situazioni.

Dunque a prescindere dal tipo di lavoro svolto. Dal numero di lavoratori occupati in azienda. Nonché da quanto è articolata quest’ultima!

Dunque se a partire dalla lettera n) di questo articolo vediamo indicata la formazione in tema di sicurezza per tutte le figure sopra indicate un motivo dovrà esserci!

L’intento del normatore

Tante volte la risposta che riceviamo è che il Legislatore che scrive le norme inserisce queste indicazioni perché non sa bene quello che fa. Oppure per dare lavoro a tutta una serie di figure (noi fra tanti) che altrimenti non avrebbero “né arte né parte”.

Ora, premesso che le due obiezioni sopra indicate sono certamente discutibili e meriterebbero un approfondimento. Crediamo di non sbagliare nel ritenere che il Legislatore assegna alla formazione sulla sicurezza un ruolo fondamentale in azienda.

Questo perché, in buona sostanza, la formazione, se fatta bene, è un ottimo strumento per comunicare il rischio nel modo corretto. Dunque aiuterà, proprio come tutte le altre misure di sicurezza nel ridurre gli infortuni e/o le malattie professionali.

Questa attività, di fatto, permea tutto il sistema della sicurezza. Al punto che è prevista praticamente per tutte le varie figure aziendali che hanno un ruolo in tema di sicurezza. Ad esempio anche per i responsabili e gli addetti al servizio di prevenzione e protezione (RSPP e ASPP). Nonché per i datori di lavoro laddove utilizzino attrezzature specifiche quali un carrello elevatore o una piattaforma aerea.

Certo, le modalità formative sono importanti. Un incontro di formazione coinvolgente, in cui i lavoratori si sentono parte attiva e non sono “costretti” a subire una giornata di “bombardamenti” formativi da parte di un “esperto” messo lì a parlare farà la differenza.

L’importanza di una buona formazione

Se pensiamo ad una attrezzatura presente in molti luoghi di lavoro quale il transpallet. Tante volte viene considerata una attrezzatura “standard” per cui è spesso snobbato. Nulla di più sbagliato!

Con un transpallet si possono avere infortuni anche molto gravi. E’ dunque quanto mai necessario fare una analisi preliminare dei fabbisogni formativi in azienda. Dopodiché si potrà procedere con una programmazione adeguata.

Non proseguiamo oltre per ora ma ci ripromettiamo di tornare a parlare di formazione più avanti. Speriamo però di aver bene chiarito una cosa. Cioè che la formazione è una misura di sicurezza tanto importante quanto tutte le altre!