Medicina del lavoro, l’importanza per la sicurezza
Quando si parla di sicurezza sul lavoro in azienda non si può non pensare alla medicina del lavoro. Si tratta di una di quelle attività presenti nella stragrande maggioranza delle aziende. Vediamo allora insieme meglio di cosa si tratta.
La medicina del lavoro
Si tratta di quella branca della medicina che ha per oggetto la salute dei lavoratori che operano in un luogo di lavoro. L’obiettivo principale è quello di prevenire l’insorgenza di sintomi causati da malattie professionali.
Infatti, dal testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, sappiamo che esporre un lavoratore in modo continuativo e prolungato nel tempo ad alcuni fattori di rischio potrebbe far sorgere dei problemi di salute.
Un tempo, ad esempio, quando non era vietato su tutto il territorio nazionale, si lavorava ed utilizzava in modo diffuso l’amianto. Oggi invece una cosa del genere non è possibile perché abbiamo verificato che si tratta di una sostanza cancerogena. Questo è solo un esempio, in generale però possiamo dire che la medicina del lavoro mira a mettere in campo tutti quei controlli e quelle attività finalizzate a prevenire problemi di salute nei lavoratori.
Quali aspetti si prendono in considerazione
Per fare questo chiaramente si dovrà procedere per gradi. Anzitutto sarà importante individuare quali sono gli specifici rischi professionali presenti in azienda. Dopodiché andranno individuati quei gruppi di lavoratori esposti a tali rischi.
Questo, di fatto, vuol dire che il medico del lavoro sarà chiamato, insieme con tutti i membri del servizio di prevenzione e protezione ad offrire il suo contributo nella stesura del documento di valutazione dei rischi.
Dunque se, come abbiamo detto l’obiettivo è quello di garantire la salute e sicurezza dei lavoratori, qual’è il ruolo della medicina del lavoro in tutto questo?
La risposta al quesito è “facile”: tutti i rischi presenti in azienda suscettibili di arrecare un danno alla salute dei lavoratori!
Il medico, a valle delle risultanze della valutazione dei rischi, infatti andrà a redigere quello che prende il nome di protocollo sanitario. Si tratta in pratica di un documento in cui sono indicati tre aspetti fondamentali.
Il protocollo sanitario nella medicina del lavoro
Per portare avanti l’attività legata alla medicina del lavoro il medico potrà partire dalle mansioni presenti in azienda. A riguardo dovrà indicare quali sono i gruppi omogenei di lavoratori esposti allo stesso livello di rischio. Quindi, di solito, sarà lecito aspettarsi un elenco di mansioni o fasi di lavoro presenti in azienda.
Dopodiché, per ciascuna mansione o fase di lavoro si andranno a valutare tutti quei fattori di rischio che, tenuto conto della valutazione fatta, possono arrecare dei problemi di salute ai lavoratori.
A riguardo, ad esempio, ci potrebbero essere degli agenti chimici che generano delle sostanze pericolose. Queste una volta inalate possono dare dei problemi di salute. Ancora, alcuni lavoratori potrebbero essere esposti a ultravioletti, raggi x o raggi gamma.
Oppure ci potrebbe essere una attività di movimentazione manuale dei carichi particolarmente critica. Ancora, vi potrebbero essere esposizioni a rumore o vibrazioni significative e così via.
La medicina del lavoro è quella scienza che ha studiato e continua a farlo tutti questi aspetti. Nello specifico andrà a correlare questi rischi con i possibili potenziali problemi di salute.
Per ognuno di questi fattori di rischio dunque il medico andrà a stabilire il tipo di accertamenti sanitari da svolgere.
Le visite
A questo punto dunque, in funzione di quanto indicato nel protocollo di sorveglianza sanitaria saranno eseguite le visite mediche. Queste saranno svolte nel rispetto di quanto indicato nel paragrafo precedente. Tuttavia manca ancora una indicazione fondamentale.
Infatti per portare avanti nel modo corretto la propria attività nell’ambito della medicina del lavoro il medico competente dovrà indicare anche la periodicità con cui dovranno essere effettuate queste visite.
Dunque il protocollo potrà dirsi completo solo con l’aggiunta di questo ulteriore fondamentale elemento. Possiamo quindi ritenere che il protocollo sanitario stilato dal medico rappresenta la sintesi delle misure di sicurezza messe in campo per fronteggiare i rischi presenti nel luogo di lavoro.
Questo chiaramente in relazione alla tutela della salute dei lavoratori in relazione agli aspetti legati alla sorveglianza sanitaria.
L’obiettivo di tutto questo lavoro che parte dalla valutazione dei rischi ed arriva al protocollo sanitario sarà il giudizio di idoneità alla mansione. Questo infatti rappresenta la sintesi ultima dell’attività del medico competente.
Sbaglieremo di grosso se lo considerassimo un semplice “foglio di carta” o un “lasciapassare” per poter continuare a fare il lavoro che si è sempre fatto.
Il giudizio di idoneità alla mansione specifica è molto di più. Rappresenta infatti il risultato finale di un elaborato ed approfondito studio scientifico. Portato avanti dal medico competente secondo i dettami delle più moderne scoperte della medicina del lavoro.