nuove misure covid

Nuove misure Covid con il DL 01.04.2021 nr. 44

l nuovo decreto legge dello scorso 1 aprile contiene le nuove misure covid che saranno in vigore su tutto il territorio nazionale da domani 7 aprile fino al 30. Il decreto legge firmato dal premier Mario Draghi, come largamente anticipato, mantiene molto rigidi i parametri per le aperture e dunque le misure di gestione dell’ emergenza epidemiologica da Covid-19.

L’Italia, dunque, resterà divisa in zona rossa o in zona arancione. L’unica concessione, in caso di dati eccezionalmente convincenti tra contagi e vaccini, sarà quella di approvare un Dpcm specifico. Qualora i numeri siano favorevoli. Il quale allenti le misure e vada verso la zona gialla.

Il testo approvato nello specifico prevede la proroga fino al 30 aprile 2021 dell’applicazione delle misure in materia di contenimento delle disposizioni del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 2 marzo 2021. Ciò chiaramente salvo che le stesse contrastino con quanto disposto dal medesimo decreto legge. Nonché di alcune misure già previste dal decreto legge 13 marzo 2021, n. 30.

In particolare, la proroga riguarda l’applicazione nelle zone gialle delle misure della zona arancione. L’estensione delle misure previste per la zona rossa in caso di particolare incidenza di contagi. Nello specifico se superiori a 250 casi ogni 100mila abitanti e nelle aree con circolazione delle varianti.

Questo sia con ordinanza del ministero della salute che con provvedimento dei Presidenti delle Regioni. Infine vi è la possibilità, nella zona arancione, di uno spostamento giornaliero verso una sola abitazione privata abitata in ambito comunale.

Le regole e le misure del nuovo decreto covid

Rispetto ai decreti del luglio 2020 o agosto 2020 le misure non sono stravolte. Lo stesso vale anche in relazione ai decreti ed alle misure di contenimento per la gestione dell’ emergenza epidemiologica adottati nel gennaio 2021 e febbraio 2021.

Si è arrivati a questo decreto tenendo presenti anche le indicazioni delle province autonome. Nonché le linee guida

Niente aperture per bar e ristoranti: resta la sospensione della zona gialla fino al 30 aprile. Tuttavia in casi di dati epidemiologici rassicuranti e al progredire delle vaccinazioni, il decreto prevede possibili deroghe. Al tempo stesso nelle regioni nelle quali l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti, scatterà il lockdown.

Con tutte le regioni in zona rossa o arancione restano chiusi i centri commerciali nel weekend.

Riparte la scuola

Assicurata la scuola in presenza dall’infanzia e fino alla prima media. “La misura non potrà essere derogata da provvedimenti dei presidenti delle Regioni”. Restano la Dad – in zona rossa – il secondo e terzo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado nonché la scuola secondaria di secondo grado. Scuole medie invece aperte in zona arancione e Dad ridotta vino al 25% alle superiori.

Restano vietati gli spostamenti tra regioni: da mercoledì 7 aprile, giorno di entrata in vigore del nuovo decreto legge, non si tornerà a spostarsi tra le regioni. La mobilità sarà consentita solo per motivi di salute, necessità e urgenza. Si potrà sempre invece raggiungere il proprio domicilio e la propria residenza.

Nuove misure anti covid per le visite a parenti e amici

Niente visite a parenti e amici fino al 30 aprile nelle regioni in zona rossa. Superata la Pasqua, quando saranno concesse in deroga a due persone con minori under 14 al seguito, si torna a vietarle. Le visite, sempre una sola volta al giorno e sempre in non più di due persone, saranno invece consentite in zona arancione, all’interno del Comune di residenza. 

Palestre e piscine restano chiuse: l’apertura è rimandata a maggio mentre l’attività motoria sarà consentita soltanto in prossimità della propria abitazione, come avviene già ora.

Passa anche lo scudo penale per medici e infermieri, o chiunque altro somministri il vaccino anti covid. La norma retroattiva esclude la responsabilità del personale sanitario per i delitti di omicidio colposo e lesioni personali colpose, conseguenti alla somministrazione di un vaccino in caso di osservanza delle regole cautelari relative all’attività di vaccinazione.

La situazione vaccini

Sempre in tema vaccini passa l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari, salvo la possibilità, in caso di rifiuto, di essere sospesi o demansionati, fino ad arrivare alla sospensione dello stipendio se necessario.

Vale per tutti coloro che esercitano professioni sanitarie in strutture pubbliche e private, ma anche farmacie, parafarmacie e studi professionali. “La vaccinazione costituisce requisito essenziale all’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative rese dai soggetti obbligati”. Vengono previste ipotesi di esenzione, temporanea o definitiva, dall’obbligo di vaccinazione in relazione a specifiche condizioni cliniche appositamente certificate.

Concorsi pubblici: le nuove misure covid

Il decreto prevede anche lo sblocco dei concorsi (circa 110mila posti) e introduce procedure concorsuali semplificate. Tra le principali novità il dl prevede una prova scritta e una prova orale nei soli concorsi per il reclutamento di personale non dirigenziale.

Sono esclusi dalle procedure semplificate i concorsi per alcune categorie (il personale in regime di diritto pubblico, ex articolo 3 del Dlgs 165/2001) tra cui magistrati ordinari, amministrativi e contabili, avvocati e procuratori dello Stato, professori universitari, appartenenti al comparto sicurezza e difesa, personale della carriera diplomatica e prefettizia.

Per consentire lo svolgimento delle prove in sicurezza si prevede l’obbligo per i candidati di produrre la certificazione di un test antigenico anche negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Inoltre: la durata massima della prova limitata a un’ora; lo svolgimento delle prove in sedi decentrate a carattere regionale.

Processo tributario

Vengono inoltre prorogate fino al 31 luglio 2021 le misure relative allo svolgimento del processo tributario contenute nell’art. 27 del decreto Ristori (D.L. n. 137/2020).Confermata, in particolare, fino al 31 luglio 2021, la possibilità per il Presidente della Commissione Tributaria di autorizzare, con decreto motivato, lo svolgimento delle udienze pubbliche e camerali e delle camere di consiglio con collegamento da remoto.

Ordini professionali

Stabilità l’ulteriore proroga di 5 mesi delle elezioni per i consigli nazionali degli ordini professionale. Viene in particolare previsto che i consigli nazionali degli ordini professionali vigilati dal Ministero della giustizia che non hanno provveduto a svolgere le procedure per le elezioni dei relativi organi rappresentativi territoriali e nazionali possono disporre, al solo fine di consentire il compiuto adeguamento dei sistemi per lo svolgimento con modalità telematica delle procedure di un ulteriore differimento della data delle elezioni, da svolgersi comunque entro un termine non superiore a 150 giorni.

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