reti di sicurezza

Reti di sicurezza: scelta, montaggio e manutenzione

Anche se le reti di sicurezza non sono esplicitamente citate nel D.Lgs. 81/2008, tra le opere provvisionali e i dispositivi di protezione collettiva utilizzabili per ‘eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose’, sono sicuramente uno strumento importante per ridurre gli effetti di una possibile caduta dall’alto nei cantieri temporanei e mobili.

E per questo motivo in questi anni l’Inail ha fornito informazioni sulle reti di sicurezza in diversi documenti; ad esempio nel Quaderno di ricerca “Esecuzione in sicurezza dei lavori in copertura. Misure di prevenzione e protezione” o nel Quaderno tecnico “Reti di sicurezza” realizzato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici aggiornato nel 2018.

Classificazione delle reti di sicurezza per sistema

Il sistema indica la tipologia del supporto della rete e la diversa modalità d’impiego.

Le reti di sicurezza vengono divise in quattro sistemi, due per l’impiego orizzontale (Sistema S e Sistema T) e due per l’impiego verticale (Sistema U e Sistema V).

Sistemi per l’impiego orizzontale (S, T)

Sistema S è la rete di sicurezza con fune sul bordo che incornicia e rinforza la zona perimetrale e alla quale vengono collegati i cavi di sollevamento e ancoraggio.

Essa viene messa in opera in posizione
orizzontale per proteggere da cadute una zona ampia dell’area di lavoro generalmente interna alla struttura da proteggere.

Le reti di sicurezza del Sistema S devono avere una superficie minima di 35 mq e lato corto non inferiore a 5 m

Sistema T è la rete di sicurezza attaccata a consolle (telaio metallico di supporto) per utilizzo orizzontale; a differenza del Sistema S ha un minore sviluppo superficiale e si presenta come una mensola agganciata alla parete esterna del manufatto.

Sistemi per l’impiego verticale (U, V)

Sistema U è la rete di sicurezza attaccata a una intelaiatura di sostegno per utilizzo verticale; essa può avere o non avere un telaio proprio, fornito dal costruttore, e viene vincolata e agganciata all’intelaiatura di sostegno tramite idonea fune o cinghia.

Sistema V è la rete di sicurezza con fune sul bordo attaccata a un sostegno a forca; è a installazione verticale e protegge da cadute sia laterali che verticali che si verificano da due piani .

La scelta delle reti di sicurezza per i cantieri

In particolare nel Quaderno Tecnico oltre a riportare indicazioni sulla normativa di riferimento e sulla classificazione di questi dispositivi di protezione collettiva, sono fornite utili indicazioni anche sulla sceltamontaggiosmontaggio e manutenzione delle reti.

Riguardo alla scelta si segnala che le reti di sicurezza da adottare in una specifica realizzazione dipendono dai rischi da eliminare e/o ridurre, preventivamente individuati nell’attività di valutazione dei rischi. E le reti devono essere posizionate il più possibile vicino al piano di lavoro.

Con riferimento alle figure presentate nel documento, per la scelta del sistema e per il suo posizionamento è necessario valutare:

  • l’altezza di caduta (He, Hi, Hr);
  • la profondità di raccolta (b);
  • l’inclinazione del piano di lavoro (maggiore o minore di 20°);
  • la presenza di ostacoli che intralcino la trattenuta della rete”.

Ad esempio riguardo alle reti di sicurezza per l’impiego orizzontale (S, T) nel documento sono presentate due figure che forniscono alcune indicazioni della normativa sulle altezze di caduta (He, Hi, Hr), sulla profondità di raccolta (b) in relazione all’inclinazione del piano di lavoro. La figura 6a per piani di lavoro con inclinazione fino ai 20° e la figura 6b, con inclinazione oltre i 20°. 

Alcuni esempi

Riportiamo dal documento le due figure:

Reti di sicurezza. Altezze di caduta ammissibili

Questo il significato dei vari simboli indicati:

  • He = distanza verticale fra le estremità del piano di lavoro e la rete di sicurezza. Tale altezza di caduta deve essere sempre inferiore ai 6 m.
  • Hi = distanza verticale fra la posizione di lavoro e la rete di sicurezza. Tale altezza di caduta deve essere sempre inferiore ai 6 m.
  • Hr = distanza verticale fra la posizione di lavoro da mettere in sicurezza e il punto della rete che dista due metri dal bordo. Tale altezza di caduta deve essere sempre inferiore ai 3 m.
  • b = Profondità di raccolta. b è in funzione di He.

Il documento, che invitiamo a visionare integralmente, indica che per il Sistema S, la normativa UNI EN 1263-2 fornisce la deformazione massima (fmax) della rete in relazione all’altezza di caduta (h) e della dimensione del lato corto (l) della rete.

Riguardo, invece, ai sistemi per l’impiego verticale (U, V), si riportano altre indicazioni:

  • Per i limiti di posizionamento delle reti del Sistema U si veda la UNI EN 13374. La UNI EN 1263-2 definisce un’altezza massima di caduta He ≤ 6 m con un prolungamento del bordo superiore della rete di almeno un metro dall’ultimo piano di lavoro sul quale si esegue la lavorazione.
  • Il Sistema V, compatibilmente a tali limitazioni, può essere utilizzato per proteggere il lavoratore che opera su piani di lavoro contigui (inferiore e superiore) attraverso un unico dispositivo di protezione collettiva.

Il montaggio e smontaggio delle reti di sicurezza

Il Quaderno Tecnico indica inoltre quali attività di verifica vanno fatte prima del montaggio e dello smontaggio delle reti di sicurezza.

Cosa verificare nella manutenzione delle reti di sicurezza?

Segnaliamo, in conclusione, che nel documento sono presenti anche le indicazioni essenziali di manutenzione, una manutenzione che deve essere effettuata da parte di personale qualificato.

Conclusioni

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