scavo a sezione obbligata

Scavo a sezione obbligata, a cosa fare attenzione?

Analizziamo oggi quali misure di sicurezza adottare per la realizzazione di uno scavo a sezione obbligata. Abbiamo già parlato di scavi di sbancamento.

Per scavi a sezione ristretta o obbligata si intendono di solito gli scavi aventi la larghezza uguale o inferiore all’altezza. Sono eseguiti a partire dalla superficie del terreno naturale. Oppure dal fondo di un precedente scavo di sbancamento. Questo chiaramente sempre che il fondo dello scavo sia accessibile ai mezzi di trasporto.

Più in particolare per scavi a sezione obbligata. Anche detti a sezione ristretta o in trincea si intendono quegli scavi con dimensioni vincolate in cui la lunghezza e la larghezza sono inferiori alla profondità.

Di solito quelli in cui la profondità di scavo è maggiore della sua lunghezza e la larghezza alla base dello scavo non è maggiore di 4,60 m. In genere questi tipi di scavo vengono utilizzati per la posa di tubazioni, o per scavi di fondazione. In genere si ricorre a questo tipo di scavo per la realizzazione delle fondazioni a plinto o a trave rovescia.

Questa tipologia di scavi si differenziano dagli scavi di sbancamento per l’area interessata. Questi tipi di scavo infatti non sono adatti quando è necessario eseguire scavi su vaste superfici quali quelli per lo spianamento o sistemazione del terreno.

Quali misure di sicurezza per uno scavo a sezione obbligata

Prima di iniziare le operazioni di scavo a sezione obbligata, l’impresa deve procedere con delle attività preliminari chiaramente. Anzitutto è necessario:

  • svolgere un sopralluogo per trova l’esatta posizione di tutte le utenze sotterranee del luogo di scavo. Nonché le condizioni al contorno che possono determinare situazioni di rischio. Ad esempio alberi, strade, edifici, ecc.
  • valutare l’effettivo rischio specifico riferito a possibili situazioni legate a fattori ambientali ed umani. Nonché presenza di atmosfere pericolose o presunta mancanza di ossigeno nello scavo. Ancora, presenza di canalizzazioni di servizio. Condizioni difficili di accesso e uscita dallo scavo.
  • redigere un piano di sicurezza specifico.
  • prevedere la formazione ed informazione per i lavoratori.

Anche in questo tipo di scavi i lavoratori sono soggetti a infortuni causati principalmente dalla caduta di materiale dall’alto, per franamento della parete, per investimento da parte di mezzi meccanici e per attività connesse.

Le precauzioni da adottare negli scavi a sezione obbligata

Per evitare che i lavoratori possano essere investiti da caduta di materiale dall’alto durante la attività di scavo a cielo aperto è necessario che il ciglio degli scavi sia provvisto di un bordo di tavole con altezza minima di 30 cm. Inoltre l’area dello scavo a sezione obbligata deve essere recintata e segnalata.

Per evitare franamenti delle pareti dello scavo si è già visto che è obbligatorio provvedere alla loro armatura o realizzare, quando possibile, dei gradoni. Oppure ancora, rendere più “dolce” l’inclinazione della parete. L’attenzione che bisogna prestare durante i lavori nei pozzi e trincee, deve essere superiore a quella negli scavi di sbancamento o splateamento. Questo perché nei primi non c’è alcuna possibilità di fuga, oltre al pericolo derivante dalla possibile presenza di gas.

E’ importante valutare anche i rischi dovuti all’uso dei mezzi meccanici per la movimentazione e trasporto della terra. Ad esempio pale gommate e cingolate, camion ecc. Questo fattore di rischio può essere causa di gravi infortuni.

Questi mezzi devono essere provvisti di sistema di allarme di retromarcia e relativo lampeggiante. L’allarme, che entra in funzione quando l’operatore inserisce la retromarcia, ha il fine di avvertire le persone che si trovano dietro la macchina, che questa sta retrocedendo.

I lavoratori come misura di sicurezza

Sappiamo bene che è la professionalità degli operatori dei mezzi che spesso evita infortuni. Nei lavori di scavo di sbancamento e di scavo a sezione obbligata è consuetudine dell’operatore, prima di abbassare la benna, di accertarsi che non vi siano operai nel raggio di azione della stessa anche se comunque la norma ne vieta la presenza.

L’operatore della macchina esecutrice dei lavori deve inoltre essere a conoscenza se nel sottosuolo vi sono cavi elettrici, condutture di acqua, di telefoni o del gas.

In caso di presenza di cavi elettrici sotterranei, la benna deve essere tenuta ad una distanza minima stabilita dal tipo di rivestimento dei condotti nei quali sono posati i cavi. Se invece si opera nelle immediate vicinanze di linee elettriche aeree, la benna della macchina deve essere mantenuta ad una distanza di sicurezza secondo quanto previsto dall’All. IX del D.Lgs 81/08.

E’ chiaro che tutto quello che stiamo dicendo deve essere stato valutato da parte del CSP o almeno dal datore di lavoro dell’impresa esecutrice che avrà redatto il POS.

Scavo a sezione obbligata e presenza di acqua

Trattandosi solitamente di uno scavo a una certa profondità ci soffermiamo su un problema che può capitare spesso. Stiamo parlando della presenza di acqua nello scavo.

Se negli scavi può verificarsi un accumulo di acqua, le precauzioni da prendere variano in funzione della situazione specifica e possono prevedere:

  • armature particolari per evitare franamenti delle pareti dello scavo;
  • sistemi adeguati per l’eliminazione delle acque o per il controllo del livello;
  • uso di opportuni dispositivi di protezione.

Se lo scavo interrompe il naturale drenaggio del terreno, se possibile. Bisogna predisporre canalizzazioni e/o barriere o altri mezzi adeguati per impedire l’allagamento dello scavo.

Per la captazione preventiva delle acque di falda, che potrebbero invadere la superficie di splateamento o il fondo di trincee, si possono usare i well points. Cioè particolari tipi di pompe autoadescanti che aspirano acqua dal suolo mediante punte filtranti a percussione.

In ogni caso, ogni volta che ci sia il rischio di presenza d’acqua, unitamente a difficoltà di drenaggio a gravità. Sarà necessario prevedere l’uso di sistemi di pompaggio carrellati di adeguata portata. Se possibile azionati da motori diesel.

Nel caso di allagamento dell’area di scavo occorre attivare la procedura di emergenza. Questa di solito prevede la sospensione dei lavori. L’immediato allontanamento dei lavoratori. Nonché l’attivazione dei sistemi di smaltimento delle acque da parte degli addetti all’emergenza.

Dopo l’intervento della squadra di emergenza, i lavori potranno riprendere solo in seguito alla verifica effettuata da un tecnico competente.

La gestione delle emergenze

Prima dell’inizio dell’attività di scavo a sezione obbligata bisogna predisporre un piano per la gestione di eventuali situazioni di emergenza connesse alle peculiarità del cantiere.

E’ importante che le indicazioni da seguire in caso di emergenza siano immediatamente visibili e di facile comprensione.

Per la gestione di eventuali emergenze devono essere individuati sia il responsabile che la relativa “squadra”.

Come gestire le manutenzioni?

Dal momento che anche i lavori di manutenzione o di rifacimento di parti di condutture idriche, fognarie, gas etc. Possono rappresentare un potenziale pericolo per i lavoratori addetti. In tali circostanze è necessario installare idonee armature da posizionare negli scavi con l’aiuto di mezzi meccanici.

Conclusioni

Concludiamo come sempre invitandovi a registrarvi alla nostra newsletter sicurezza per rimanere sempre aggiornati sulle varie attività e novità.