Sistemi di ancoraggio: marcatura e manutenzione
Sappiamo quanto siano importanti i sistemi di ancoraggio nei cantieri temporanei o mobili per collegare i dispositivi di protezione e le attrezzature di lavoro di cui si vuole garantire la stabilità e il vincolo alla struttura di supporto.
Ed infatti oggi parliamo di ancoraggi con riferimento alla pubblicazione degli aggiornamenti dei “Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili”.
Sono quaderni scritti dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici dell’Inail. Sono rivolti a coloro che operano nell’ambito dei cantieri temporanei o mobili.
Rappresentano un agile strumento sia per l’informazione e la formazione dei lavoratori. Sia per il miglioramento dell’organizzazione delle piccole e medie imprese.
La marcatura dei sistemi di ancoraggio
Il Quaderno Tecnico “Ancoraggi”. A cura di Luca Rossi, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa. Dopo aver presentato le varie tipologie di ancoraggi.
Cioè secondo la UNI 11578 o la UNI EN 795. Ovvero secondo le UNI EN 516 o UNI EN 517. Nonché secondo le Circolari del Ministero del Lavoro e secondo le ETAG 001. Si sofferma anche sulla loro marcatura.
Ad esempio si indica che la marcatura di un prodotto ai sensi della UNI 11578 o UNI EN 795 deve essere conforme alla UNI EN 365.
Il prodotto deve essere marcato dal fabbricante in modo chiaro, indelebile e permanente nella lingua ufficiale del paese di destinazione. La marcatura deve comprendere almeno:
- Mezzo di identificazione, per esempio nome del fabbricante, nome del fornitore o marchio commerciale.
- Lotto di produzione o numero di serie del fabbricante o altro mezzo di rintracciabilità.
- Modello e tipo/identificazione.
- Numero e anno del documento cui il prodotto è conforme.
- Pittogramma o altro metodo per indicare la necessità per gli utilizzatori di leggere le istruzioni per l’uso.
Il documento riporta poi indicazioni sulla marcatura dei punti di ancoraggio secondo le UNI EN 516 o UNI EN 517:
- Le installazioni UNI EN 516 di classe 2 possono essere utilizzate come punti di ancoraggio per DPI.
- I ganci da tetto UNI EN 517 di tipo A e tipo B possono essere utilizzati come punti di ancoraggio per DPI.
Altre informazioni
Il Quaderno si sofferma poi anche sulla marcatura dei sistemi di ancoraggio per ponteggi. L’art. 135 del D.Lgs. 81/2008 prevede che tutti gli elementi del ponteggio devono portare impresso, a rilievo o a incisione, e comunque in modo visibile e indelebile il marchio del fabbricante e sulla marcatura degli ancoranti metallici/chimici per utilizzo su calcestruzzo secondo le ETAG 001.
Riguardo alle ETAG 001. Cioè le linee guida per il rilascio del benestare tecnico europeo di ancoranti metallici da utilizzare nel calcestruzzo. Si indica che l’ancorante per uso su calcestruzzo deve riportare le seguenti indicazioni:
- Marcatura CE.
- Numero dell’organismo di approvazione (Approval Body).
- Nome del fabbricante.
- Ultime due cifre dell’anno di apposizione della marcatura CE.
- Numero del certificato di conformità.
- Numero della Valutazione Tecnica Europea (ETA).
- ETAG di riferimento e opzione.
- Diametro.
Rimandiamo al documento Inail che riporta diverse immagini d’esempio delle diverse marcature.
La scelta, il montaggio e la manutenzione dei sistemi di ancoraggio
Il Quaderno Tecnico si sofferma poi sulla scelta, montaggio, smontaggio e manutenzione dei sistemi di ancoraggio.
Ad esempio indicando che la scelta dell’ancoraggio da adottare dipende dai rischi da eliminare e/o ridurre, preventivamente individuati nell’attività di valutazione dei rischi.
Vediamo alcune indicazioni relative al montaggio e smontaggio.
Prima del montaggio dell’ancoraggio è necessario verificare:
- L’idoneità della struttura di ancoraggio (tipologia del materiale base, dimensioni, spessore).
- L’applicabilità della procedura o delle istruzioni di montaggio per l’uso previsto.
Si ricorda poi che il concetto di “smontaggio” dei sistemi di ancoraggio non è frequente.
Tuttavia nei casi in cui sia previsto o sia possibile è necessario effettuare le verifiche indicate:
- prima dell’eventuale smontaggio è necessario verificare:
- Le condizioni della superficie di lavoro (presenza di ghiaccio, scivolosità).
- Le condizioni atmosferiche (vento, pioggia ecc.).
- L’applicabilità della procedura o delle istruzioni di smontaggio.
- dopo lo smontaggio è necessario verificare:
- L’integrità di tutti i componenti.
- Che non ci siano danni ai materiali tessili.
- L’assenza di danni ai materiali metallici.
- L’assenza di deformazioni o ammaccature.
- La corretta movimentazione delle parti mobili.
- L’efficacia dei dispositivi di blocco e sblocco.
Per quanto infine riguarda la manutenzione dei sistemi di ancoraggio. Questa deve essere effettuata da personale qualificato.
In particolare la manutenzione prevede la verifica dei vari aspetti riportati di seguito:
- Stato superficiale.
- Usura.
- Deformazioni.
- Danni dovuti alla corrosione.
- Stato della fune.
- Tensione della fune.
- Stato dei dadi e dei bulloni.
- Serraggio dei dadi e dei bulloni.
- Eventuali dissesti dell’insieme ancorante-struttura di supporto.
- Ingrassaggio di eventuali parti mobili.
Ricordiamo, infine, che nel Quaderno Tecnico, che vi invitiamo a visionare integralmente, sono presenti alcune utili risposte alle cosiddette FAQ (frequently asked questions), le domande poste più frequentemente dagli operatori.